Dal 17 ottobre Rimini sarà fra le città protagoniste delle celebrazioni nel cinquecentesimo avversario della morte di Raffaello con la mostra incentrata sulla Madonna Diotallevi, oggi a Berlino. Dopo 178 anni l’opera giovanile dell’Urbinate che porta il nome del suo ultimo proprietario privato, il marchese riminese Audiface Diotallevi, tornerà a Rimini, in prestito dai Musei Statali di Berlino fino al 10 gennaio 2021.
Un ritorno che permetterà una nuova contestualizzazione di questo capolavoro con un approccio originale, legato al territorio per la storia della collezione, e nel contempo focalizzato sulla formazione e sull’attività giovanile dell’Urbinate.
La splendida tavola del giovane Raffaello, infatti, oltre a consentire di ammirare un frutto ancora acerbo ma già carico di promesse della sua arte, si rivela un mezzo straordinario tramite il quale raccontare la Rimini dell’Ottocento, i suoi più eminenti personaggi, le collezioni che svelano una ricchezza artistica finora insospettata che apre idealmente all’Europa e poi al mondo. La storia del prezioso quadro, infatti, porta a Berlino a seguito dell’acquisto di Gustav Friedrich Waagen nel 1842, che lo ha proclamato come opera raffaellesca. Da allora dinnanzi alla Madonna Diotallevi si sono avvicendati i più grandi critici, da Passavant a Bode, da Cavalcaselle a Morelli, da Fischel a Venturi, da Berenson a Longhi, restituendo una serie di suggestioni e affascinanti letture. Altri dipinti della collezione, ammirata e ricordata da illustri viaggiatori, già attribuiti a Leonardo da Vinci, a Bellini, al Correggio, a Benvenuto Tisi da Garofalo, detto il Garofalo, sono oggi in prestigiosi musei internazionali.
A questi si aggiungono il Crocifisso di Giovanni da Rimini, donato da Adauto Diotallevi al museo cittadino nel 1936, e l’Incoronazione della Vergine di Giuliano da Rimini (meglio nota come polittico del duca di Norfolk) appartenuta allo stesso Audiface, che è stata restituita alla città nel 1998 grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini. Tavole che, oggi al Museo della Città, rifletteranno i loro bagliori d’oro accanto alla Madonna di Raffaello nel percorso espositivo.
La cura della mostra è affidata a Giulio Zavatta, storico dell’arte dell’Università di Venezia, autore del recente volume sulla Madonna Diotallevi.
La mostra è promossa dal Comune di Rimini con il sostegno della Regione Emilia- Romagna, Crédit Agricole, Fondazione Carim e Lions Rimini Host.
L'allestimento è stato curato da Cumo Mori Roversi architetti, FINSA Soluzioni in legno, Fontemaggi S.r.l, Giovagnoli Collezioni, Per la luce Viabizzuno, sponsor tecnici dell'esposizione.
Catalogo di NFC Edizioni, a cura di Giulio Zavatta.
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INFO
La mostra ospitata al Museo della Città “Luigi Tonini” (Rimini, via L. Tonini, 1) sarà aperta al pubblico dal 17 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021 e osserverà gli orari di apertura del Museo:
- da martedì a sabato 9.30-13.00 / 16.00-19.00
- sabato domenica e festivi 10.00-19.00
- lunedì non festivi chiuso
- € 8,00 intero
- € 6,00 ridotto (over 65 anni / ragazzi 7-14 anni / gruppi scolastici
- omaggio bambini 0-6 anni
- € 20,00 biglietto di ingresso per nucleo famigliare, massimo 5 persone con almeno un adulto (da prenotare in biglietteria 0541 793851)
Sono richiesti la prenotazione e il pagamento di un biglietto.
L’ingresso è consentito a gruppi di massimo 14 persone.