Ivano Dionigi, Direttore del Dipartimento di Filologia classica e medioevale nella Università di Bologna, introdurrà e commenterà una selezione (Empedocle e Lucrezio) dalle Vite immaginarie (1896) di Marcel Schwob, l’eclettico scrittore francese amato da Borges; voce recitante Monica Guerritore, introdurrà una selezione (Empedocle e Lucrezio) dalle Vite immaginarie di Marcel Schwob, il dimenticato scrittore francese amato da Borges; lettura scenica di Monica Guerritore.
Empedocle (poeta e filosofo greco del V sec. a.C.) che canta l’amore come legge naturale che compone gli elementi e ordina il cosmo, in opposizione all’odio che divide gli elementi e scardina l’universo; Lucrezio (poeta e filosofo del I sec. a.C.) che canta l’amore ora come pulsione naturale e necessaria (libido), ora come passione sconvolgente e distruttiva (cupido). Sono i due classici che Marcel Schwob interiorizza e fa rivivere con un forte sentimento delle cose e delle parole nelle sue Vite immaginarie: un’opera che lo ‘scapigliato’ e ‘maledetto’ scrittore francese della fine del XIX secolo scrisse all’età di ventinove anni all’insegna della tenerezza e della pietà.
Ingresso a pagamento.
In caso di maltempo: Teatro degli Atti.
Il coordinamento scenico degli eventi teatrali del Festival è di Lucia Ferrati e Pietro Conversano (Associazione Movimento Ultimo).