Itinerari guidati nella Rimini romana a cura di Ilaria Balena, Marina Della Pasqua, Francesca Minak, collaboratori dei Musei Comunali:
La Città e le domus
Visita alla sezione archeologica del Museo della Città, alle Domus di via Sigismondo presso la Camera di Commercio (in collaborazione con FAI - sezione di Rimini) e alla Domus di Palazzo Massani sede della Prefettura di Rimini, Ufficio Territoriale del Governo.
E' richiesta l'iscrizione.
Prima giornata del laboratorio di "epigrafe per tutti".
Le iscrizioni sono il corredo più frequente di monumenti antichi e moderni. Non occorre essere degli specialisti per leggerle, purchè si conoscano alcuni rudimenti di base dell'epigrafia latina. Quelli che il mini-corso su "leggere le pietre" offre alla città di Rimini nella cornice superba del suo Lapidario ed, eventualmente, a spasso per la città, dove si potranno leggere le iscrizioni monumentali apposte sull'Arco d'Augusto, sul Ponte di Tiberio e sul frontone del Tempio Malatestiano.
Conduce le tre conversazioni in cui si articola il breve corso Lorenzo Braccesi, direttore scientifico del progetto del nuovo Museo archeologico di Rimini, con l'assistenza di Cristina Ravara.
E' richiesta l'iscrizione.
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna (a cura di), Tutti a tavola!, Pendragon 2004.
Un testo illustrato che propone a bambini e ragazzi un approccio leggero ma meditato e con tono anedottico all'alimentazione antica.
Interverranno Paola De Santis della Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna, Federica Guidi (coautrice) e Maria Agnese Mignani (illustratrice).
Apertura di un ossuario in pietra recentemente scoperto in una tomba riminese del I secolo, sotto la direzione di Maria Grazia Maioli della Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia Romagna. Protagonista dell'intervento il grande elemento cilindrico in pietra, con coperchio ancora sigillato, recentemente rinvenuto nell'area della necropoli di epoca romana lungo la via Flaminia, nota dall'Ottocento e arricchita da importanti rinvenimenti succedutisi dagli anni 90 ad oggi. Qui, dall'angolo fra via Flaminia e via Colonna, nell'area dell'ex Caserma dei Carabinieri, proviene il contenitore cilindrico che racchiude probabilmente un ossuario in materiale pregiato, tale da richiedere la presenza di personale altamente specializzato. L'apertura, che vuole far partecipe della ricerca scientifica anche il pubblico degli appassionati, sarà accompagnata da notizie sul rituale funerario romano.
Inizia la seconda giornata degli incontri con scrittori e saggisti dell'antico. Con aperitivo.
Loredana Mancini, Il rovinoso incanto. Storie di sirene antiche, Il Mulino 2005.
L'autrice (Università di Siena) esplora uno dei soggetti più popolare dell'immaginario, concentrandosi soprattutto sui suoi esordi nella civiltà greco-romana. Il canto delle sirene, ossessivo ed ipnotico, seduce in quanto intorpidisce l'intelletto e fa prevalere la fascinazione del caos. Ma l'ibrido donna-uccello (tale era la sirena nell'antichità) esercita il suo fascino anche attraverso una sensualità "eccessiva", simile a quella che caratterizza, per la cultura classica, le donne. Comune alla donna e alla sirena è infine la condizione di marginalità: il mito colloca la sirena ai confini non solo della cultura, ma anche del mondo conosciuto, in luoghi deserti ed inabitabili.
Introduzione e letture: Melania Tumini
In caso di maltempo: Sala Grand Hotel
Rimini - Verucchio in Mountain Bike
Appuntamento presso la Sala del Buonarrivo, sede della Provincia di Rimini (Corso d'Augusto 231), per una breve presentazione di ROMIT (Roman itineraries), un progetto europeo per la conoscenza e la valorizzazione delle strade romane, partecipato dalla Provincia e dal Comune di Rimini, dall'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e da altri partner europei. A seguire partenza dal Ponte di Tiberio, sosta alla Tenuta Amalia, poi partecipazione nella Piazza Malatesta di Verucchio, a mezzo schermo televisivo, allo "Scavo in diretta" in corso nella necropoli, visita guidata al Museo Civico Archeologico di Verucchio, ritorno a Rimini previsto per le ore 19.
In collaborazione con Gruppo sportivo "La Pedivella" di Rimini.
Le necropoli di Verucchio, che documentano un aspetto particolare della cultura villanoviana, constano di circa 500 tombe databili tra IX e VII secolo a.C., appartenenti alle famiglie aristocratiche che controllavano la valle del Marecchia: le sepolture hanno restituito testimonianze straordinarie e uniche come i mobili, i tessuti, le ambre e le oreficerie che fanno del Museo una realtà di primaria importanza tra i musei archeologici dedicati all'Età del Ferro in Italia.
In occasione del Festival una di queste tombe viene dissepolta sotto la direzione di Patrizia von Eles, archeologa direttrice presso la Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia Romagna, in collegamento con la piazza tramite un grande schermo televisivo. Lo scavo segna la riapertura delle indagini archeologiche condotte dal Museo civico archeologico di Verucchio in collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia–Romagna, con l’appoggio della Provincia di Rimini: un’attività che ha portato a ipotesi innovative sulle strutture e la ritualità funeraria della cultura villanoviana romagnola nel periodo del suo massimo sviluppo fra VIII e VII secolo a.C. Le immagini dello scavo in diretta proseguiranno e saranno proiettate in piazza e visibili in Internet anche nei giorni successivi.
Si propongono quattro incontri con ragazzi tra gli 11 e 14 anni, alla scoperta della cultura degli antichi Romani, della loro lingua e dei loro costumi.
Conduce Roberto M. Danese (Università di Urbino).
Seconda giornata: Il latino nelle nostre parole.
Scoprire l'origine di tante nostre parole è un viaggio affascinante nel tempo, ma anche un'occasione per capire meglio il nostro modo di parlare e di pensare.
E' richiesta l'iscrizione.
Autorevoli studiosi indagano il senso del rapporto dei contemporanei con la cultura degli antichi e, in particolare, con ciò che si ritiene “classico”.
Prima lezione
Marc Augé (già directeur d’études presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi), Modernité de l’antiquité (con traduzione).
Non ci si improvvisa specialisti dell’antichità. Ma il dialogo avviato molto tempo fa con gli ellenisti francesi, che si dichiarano volentieri tanto antropologi quanto storici, ha convinto lo studioso dei benefici della comparazione. Forse si possono interrogare i Greci a partire dalla modernità su almeno tre questioni: l’uomo e il suo destino, la vita nella società, la vita politica e la democrazia. Ciò può arricchire la riflessione sul nostro divenire.
Si tratta di una laboratorio-gioco, condotto da Ilaria Balena, rivolto ai ragazzi che sono protagonisti di un banchetto romano assumendo vari ruoli, da quello del dominus a quello degli invitati, dei servi, dei ballerini e dei giocolieri. A conclusione uno "spuntino" romano.
E' richiesta l'iscrizione.