Rimini - Galeata in bici da corsa
Partenza da Ponte di Tiberio e arrivo a Galeata alle 10,30: visita guidata all'area archeologica della grande villa del V- VI secolo detta di Teodorico, visita guidata al Museo Civico "Mons. Domenico Mambrini", visita guidata ai resti archeologici della città romana, quali il teatro e parte delle terme cittadine (per ciclisti con buona preparazione).
In collaborazione con Gruppo sportivo "La Pedivella" di Rimini.
Seconda giornata del laboratorio di "epigrafe per tutti".
Le iscrizioni sono il corredo più frequente di monumenti antichi e moderni. Non occorre essere degli specialisti per leggerle, purchè si conoscano alcuni rudimenti di base dell'epigrafia latina. Quelli che il mini-corso su "leggere le pietre" offre alla città di Rimini nella cornice superba del suo Lapidario ed, eventualmente, a spasso per la città, dove si potranno leggere le iscrizioni monumentali apposte sull'Arco d'Augusto, sul Ponte di Tiberio e sul frontone del Tempio Malatestiano.
Conduce le tre conversazioni in cui si articola il breve corso Lorenzo Braccesi, direttore scientifico del progetto del nuovo Museo archeologico di Rimini, con l'assistenza di Cristina Ravara.
E' richiesta l'iscrizione.
Angela Fontemaggi, Orietta Piolanti, (a cura di) Da Rimini ad Ariminum, Rotary Club Rimini 2005.
Guida, molto ricca di informazioni e illustrazioni, destinata a bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie. Interverranno le Autrici, responsabili delle attività didattiche dei Musei comunali di Rimini, con Lorenza Bonifazi, Franca Fabbri e Maria Grazia Testoni, consulenti per la didattica.
Un percorso fra le figure dell’egittologia “trasversale” italiana dai tempi dello Champollion a oggi condotto da Alessandro Roccati, professore di Egittologia della Università La Sapienza di Roma e membro del Comitato scientifico del Museo Egizio di Torino.
Riprendono gli incontri con scrittori e saggisti dell'antico. Con aperitivo finale.
Parco Grand Hotel Rimini
Edda Bresciani, La porta dei sogni. Interpreti e sognatori nell’Egitto antico, Einaudi 2005.
Nell’Egitto antico si sognavano divinità, animali sacri e belve feroci, frutti e piante, strani accoppiamenti, parti bizzarri e ancor più singolari allattamenti. I sogni facevano parte del mondo egiziano, e così la loro interpretazione.
In verità, nella civiltà egizia più antica, durante il sonno che rende gli uomini così vulnerabili, il sogno era stato l’habitat pericoloso, il luogo di incontri paurosi con spiriti, fantasmi e morti scontenti. Più tardi, il sogno ha assunto la funzione di una porta aperta sul futuro; allorasi incontrano le prime liste e racconti di sogni.Il lettore scopre che timori, speranze, visioni ed ossessioni degli antichi abitatori della terra del Nilo non erano dissimili da quelli dell’uomo moderno, e che lo schema di interpretazione antico si avvicinava molto a quello delle Chiavi dei sogni di oggi. Bresciani, egittologa di fama internazionale, ci introduce in questo misterioso mondo.
Introduzione: Carlotta Gallo
In caso di maltempo: Sala Grand Hotel
Itinerari guidati nella Rimini romana a cura di Ilaria Balena, Marina Della Pasqua, Francesca Minak, collaboratori dei Musei Comunali:
La città e i suoi monumenti
Appuntamento al Museo della Città con breve illustrazione della città romana, visita al Ponte di Tiberio, al Foro, a Porta Montanara, all'Arco d'Augusto.
Si propongono quattro incontri con ragazzi tra gli 11 e 14 anni, alla scoperta della cultura degli antichi Romani, della loro lingua e dei loro costumi.
Conduce Roberto M. Danese (Università di Urbino).
Terza giornata: Il latino non è solo grammatica
Perché passiamo tanto tempo ad imparare le regole del latino e a fare esercizi per poter tradurre quello che gli antichi hanno scritto? Conoscere una lingua significa conoscere anche un modo di vivere e di pensare: dietro le parole del latino potremmo scoprire anche particolari curiosi e interessanti della vita degli antichi Romani, un popolo vicino e allo stesso tempo lontano.
E' richiesta l'iscrizione.
Autorevoli studiosi indagano il senso del rapporto dei contemporanei con la cultura degli antichi e, in particolare, con ciò che si ritiene “classico”.
Seconda lezione
Luciano Canfora, professore di filologia greca e latina nella Università di Bari
Tradizione dei classici.
Come si salvarono i classici e come si persero. E perché.
“E’ importante ogni volta stabilire chi esprime un determinato giudizio storico e in quale momento, oltre che con quale fine. In questo senso, e con spirito diverso da quello della originaria formulazione, possiamo dunque concludere che davvero ogni storia è sempre contemporanea, per lo meno finché non possiamo liberarcene. Finora ci siamo liberati non più che della storia degli Ittiti; ma forse, a ben riflettere, neanche di quella” [da: l. canfora, Noi e gli antichi, Rizzoli 2002]
Secondo appuntamento, si tratta di una laboratorio-gioco, condotto da Ilaria Balena, rivolto ai ragazzi che sono protagonisti di un banchetto romano assumendo vari ruoli, da quello del dominus a quello degli invitati, dei servi, dei ballerini e dei giocolieri. A conclusione uno "spuntino" romano.
E' richiesta l'iscrizione.
Altre novità editoriali in materia di storia e cultura antica. Aperitivo con gli autori.
Ore 19:00 - Biblioteca Gambalunga, Sala della Cineteca
Gianluca Tagliamonte, I Sanniti, (2. ed. aggiornata), Longanesi 2005.
È solo a cominciare dal IV sec. a. C. che la nozione storica ed etnografica dei Sanniti si afferma nelle fonti letterarie antiche. I Sanniti fanno il loro ingresso nella storia e nella storiografia in occasione del loro scontro con Roma. Le cosiddette tre guerre sannitiche, presentate dagli autori antichi (greci e romani) come una lotta per la supremazia in Italia, costituiscono indubbiamente un momento di cruciale importanza nella storia dei Sanniti. È a partire da quest'epoca che si afferma nella tradizione antica (romana o filoromana) quella rappresentazione che ritrae i Sanniti come un popolo fiero e bellicoso, che i Romani considerano nemico per eccellenza, ma cui guardano anche con rispetto e con una certa ammirazione. Ne parla l’etruscologo Tagliamonte (Università di Lecce).
Introduzione: Giorgia Bondi
In caso di maltempo: Sala della Cineteca
Ore 19:00 - Corte degli Ulivi, Libreria Luisè, Corso d'Augusto 76
Oreste Delucca, Cristina Ravara, Maurizio Zaghini, Il Borgo S. Andrea di Rimini e il regime delle acque, Società del Borgo 2005.
Il lavoro prende in esame gli acquedotti riminesi in età romana (luoghi di captazione delle acque, percorsi extraurbani e urbani, reperti archeologici) ed il connesso sistema fognario cittadino; l’idrografia urbana ed extraurbana, con gli interventi operati in età medioevale (deviazioni, canali dei molini, acquedotto); il sistema delle acque sotterranee, lo sfruttamento delle falde in età contemporanea, il conseguente abbassamento del suolo, i problemi connessi e le necessarie politiche di salvaguardia.
Introduzione: Giovanni Luisè
Letture: Carlotta Gallo
Ore 19:00 - Museo della Città , Sala del Giudizio
Attilio Andreini (a cura di), Laozi. Genesi del “Daodejing, Einaudi 2004.
Il "Laozi" (Vecchio Maestro), secondo solo alla Bibbia per numero di traduzioni, è una delle opere più importanti prodotte dall'umanità. Nonostante la brevità, ha svolto un ruolo di primissimo piano nello sviluppo del pensiero e della cultura cinesi. Questa gemma della letteratura di tutti i tempi illumina l'arcano assoluto, il Dao, «la Via» (il principio eterno e ineffabile che regola l'intero cosmo e da cui traggono origine il mondo e le creature tutte), che si manifesta nel mondo nella forma di De, «Virtú» o «Potenza». Questa nuova traduzione a cura del sinologo Andreini è condotta tenendo conto di nuovi, fondamentali ritrovamenti archeologici.
Introduzione: Matteo Castellucci
Letture: Luca Di Gregorio