Rimini - San Vito - Santarcangelo
Partenza da piazzale Tosi; si raggiunge il Ponte di Tiberio per percorrere la Via Emilia, visita ed illustrazione dello scavo del Ponte romano di San Vito, visita della Pieve romanica di San Michele Arcangelo (chi desidera fermarsi a Santarcangelo può usufruire di visita guidata gratuita al Museo Archeologico). Ritorno attraverso la pista ciclabile, ristoro e premiazione presso la sede del CNA alle ore 11.30.
In collaborazione con il Gruppo Sportivo "La Pedivella" di Rimini.
Itinerari guidati nella Rimini romana a cura di Ilaria Balena, Marina Della Pasqua, Francesca Minak, collaboratori dei Musei Comunali:
La città imperiale
Visita al Lapidario, alla sezione archeologica del Museo della Città, all'Arco d'Augusto e ai resti dell'Anfiteatro romano.
Terza giornata del laboratorio di "epigrafe per tutti".
Le iscrizioni sono il corredo più frequente di monumenti antichi e moderni. Non occorre essere degli specialisti per leggerle, purchè si conoscano alcuni rudimenti di base dell'epigrafia latina. Quelli che il mini-corso su "leggere le pietre" offre alla città di Rimini nella cornice superba del suo Lapidario ed, eventualmente, a spasso per la città, dove si potranno leggere le iscrizioni monumentali apposte sull'Arco d'Augusto, sul Ponte di Tiberio e sul frontone del Tempio Malatestiano.
Conduce le tre conversazioni in cui si articola il breve corso Lorenzo Braccesi, direttore scientifico del progetto del nuovo Museo archeologico di Rimini, con l'assistenza di Cristina Ravara.
E' richiesta l'iscrizione.
Grandi giornalisti incontrano l'antico. Una conversazione condotta da Angelo Varni, Direttore della Scuola Superiore di Giornalismo dell'Università di Bologna, con Lorenzo Bianchi ("Il Resto del Carlino"), Marco Guidi ("Il Messaggero"), Vittorio Monti ("Corriere della Sera").
Il dibattito si annuncia come il racconto degli itinerari del passato attraverso i viaggi dei grandi inviati (non solo di guerra) del presente. In questo senso il riferimento all'antico non sarà necessariamente puntuale, ma affiorerà di tanto in tanto dai racconti dei protagonisti del giornalismo del nostro tempo. Il viaggio incrocia l'antico, così come il classico incrocia le cronache del nostro tempo. Nel richiamare gli itinerari del passato, il dibattito si farà canale privilegiato per la conoscenza di ROMIT, acronimo di itinerari romani (Roman itineraries), un progetto dell'Unione Europea di cui Rimini è partecipe.
Si invitano i docenti, ma anche gli studenti dei licei, a riflettere sulle prospettive dello studio della cultura classica nella scuola italiana, vale a dire sul futuro della sua diffusione nel nostro paese, a partire dalla riflessione sulle conseguenze apportate dalla riforma della scuola secondaria superiore in corso di approvazione, che prevede anche un forte ridimensionamento del peso dell'insegnamento del latino e del greco. Da qui l’acceso confronto da cui ha preso corpo, nell'ambito del Forum sul latino, tenutosi a Senigallia il 25 febbraio scorso, il documento consultabile all'indirizzo web [http://www.ludilatini.it/DOCUMENTO%20QUINTO.htm], diventato poi base di discussione sull'argomento anche in altre sedi nazionali. L’incontro sarà condotto da Roberto M. Danese, professore di Lingua e letteratura latina nella Università di Urbino.
Un altro incontro mattutino con scrittori e saggisti dell'antico. Come di consueto con aperitivo.
Parco Grand Hotel Rimini
Guido Avezzù (Professore di Letteratura greca nella Università di Verona) presenta “Le variazioni sul mito”, una collana pubblicata da Marsilio editore che propone i testi più importanti della tradizione letteraria europea centrati su figure o temi che periodicamente tornano ad affiorare, arricchendosi ogni volta di nuovi significati, in un continuo gioco tra il rispetto della tradizione e un infinito repertorio di variazioni: tanto i protagonisti del mito antico, come Medea, Antigone, Elettra, Fedra, Orfeo, quanto le incarnazioni letterarie di miti moderni, come Don Giovanni. Leggere in successione le più significative versioni di uno stesso mito è un modo insolito e affascinante per capire davvero quelle figure o quei temi che costruiscono la nostra identità culturale.
Introduzione e letture: Matteo Castellucci e Giorgia Bondi
In caso di maltempo: Sala Grand Hotel.
Un'occasione unica per vedere e comprendere l'uso di uno strumentario completo appartenuto ad un medico del III secolo venuto alla luce negli scavi riminesi di Piazza Ferrari.
Un pubblico seminario introdotto dal naturalista e paleoantropologo Alberto Angela, Malattie e traumi del passato: cosa raccontano le ossa, e condotto dagli archeologi Jacopo Ortalli, docente di Archeologia classica all'Università di Ferrara, Vita e morte di un medico romano...un'indagine archeologica, e Maria Grazia Maioli; L'altra medicina, dallo storico della medicina Stefano De Carolis, Il medicus al lavoro: l'attività quotidiana di un chirurgo del III secolo, da Ralph Jackson, conservatore della sezione archeologica del British Museum, New and exciting finds among the Rimini healer's surgical instruments.
L'interesse archeologico della domus del chirurgo eccezionale, sia per i resti architettonici e decorativi sia per lo strumentario chirurgico, il più ricco giunto fino a noi dall'antichità. Al di là di queste generiche indicazioni, una rilettura dei numerosi indizi restituiti dallo scavo può stimolare a più raffinate e approfondite indagini, fornendoci nuove chiavi di lettura su una realtà vecchia di quasi due millenni; la possibilità che ci si offre èdunque quella di conoscere più da vicino la vita del medico che qui abitò, svelandocene i gusti, le attitudini culturali, la formazione e le capacità professionali.
Si propongono quattro incontri con ragazzi tra gli 11 e 14 anni, alla scoperta della cultura degli antichi Romani, della loro lingua e dei loro costumi.
Conduce Roberto M. Danese (Università di Urbino).
Quarta giornata: Il latino e il web
Anche il mondo antico ha fatto il suo ingresso nel web, per farci imparare, giocare e appassionare: un viaggio fra i siti che ci aiutano a studiare meglio il latino e che ci avvicinano al mondo antico e alla sua cultura.
E' richiesta l'iscrizione.
Autorevoli studiosi indagano il senso del rapporto dei contemporanei con la cultura degli antichi e, in particolare, con ciò che si ritiene “classico”.
Terza lezione
Luigi Sampietro, Professore di Letteratura angloamericana nella Università di Milano
Da Omero a Walt Disney le trame sono sette.
Non più quattro come le stagioni e i mythoi che ne derivano: una nuova teoria fissa nel numero di sette le trame fondamentali di ogni narrazione, a cui sono riconducibili, dall’antichità a oggi, tutte le storie possibili e immaginabili in letteratura, al cinema, a teatro.
Ultima tornata di incontri con scrittori e saggisti dell'antico. Con aperitivo.
Ore 19:00 - Museo della Città, Giardino del Lapidario
Daniele Del Giudice, Umberto Eco, Gianfranco Ravasi, Nel segno della parola, a cura e con un saggio introduttivo di Ivano Dionigi, Rizzoli 2005.
Ivano Dionigi (Università di Bologna) presenta un testo in cui tre autori contemporanei dialogano con testi di Atene, Roma, Gerusalemme, riuniti qui in un'antologia che ripercorre alcuni momenti esemplari della riflessione antica sulla parola e sul suo rapporto con il potere: dalla Genesi alle Nuvole di Aristofane alle Confessioni di Sant'Agostino. La parola che da arma difensiva e offensiva si riduce a "merce" (Del Giudice); la parola che si piega a strumento di "prevaricazione", come dimostrano gli eccessi tragici degli ultimi tempi (Eco); la parola dell'uomo che si contrappone a quella di Dio e si fa "diabolica", divenendo veicolo di odio e divisione (Ravasi).
Introduzione e letture: Melania Tumini
Ore 19:00 - Corte Biblioteca Gambalunga
Maria Pia Pattoni (a cura di), Dafni e Cloe di Longo Sofista, Rizzoli 2005.
Ambientato nell'isola di Lesbo, narra la storia d'amore di due giovani pastori, dalla scoperta ingenua del corpo e delle emozioni da esso suscitate, al progressivo maturarsi del sentimento, scandito dal ritmo delle stagioni, fino all'inevitabile coronamento finale. Ma non si tratta soltanto di un piacevole racconto d'amore, in cui ciascun lettore, dall'antichità ad oggi, ha modo di trovare diletto ed evasione. Uno degli intenti della curatrice (Università Cattolica di Milano) in questa nuova edizione, è di porre in rilievo la doctrina dell'autore e il raffinato gioco allusivo nei confronti dei modelli letterari della tradizione. Alla fortuna del romanzo nei secoli, all'influenza da esso esercitata sulla letteratura europea è dedicata una specifica sezione.
Introduzione e letture: Giorgia Bondi e Matteo Castellucci
In caso di maltempo: Sala della Cineteca
Ore 19:00 - Corte degli Ulivi, Libreria Luisè, Corso d'Augusto 76
Moreno Neri (a cura di), Visitatori celebri nel Tempio di Rimini, Raffaelli 2004.
Del maggior monumento riminese è proposta un’antologia che contiene il saggio Gemisto Pletone (1905) e la fiction: Il Sepolcro di Pletone (1904) di E.M. Forster, Rimini e Alberti di Aldous Huxley (1926) e Pisanello (1930) di Adrian Stokes. Seguono voci enciclopediche, guide per viaggiatori, novelle, drammi, poesie, studi eruditi… e, naturalmente, visitatori non comuni del pagano Tempio di Rimini (Edward Hutton, d’Annunzio, Ezra Pound, Bernard Berenson, Aby Warburg, ecc.). Con la traduzione e la proposta di questi quattro lavori si colma una lacuna che l’Autore cerca, da alcuni anni, di cancellare, coltivando e raccogliendo testi che ruotano attorno al Tempio riminese e alla sua Filosofia.
Introduzione: Giovanni Luisè
Letture: Emanuele Casablanca
Ore 19:00 - Parco Grand Hotel Rimini
Maria Grazia Siliato, Caligula, Mondadori 2005.
Il mistero di due navi sepolte in un lago. Il sogno perduto di un imperatore. Nel piccolo lago di Nemi, poco distante da Roma, furono scoperte negli anni Venti due gigantesche navi romane. Chi le aveva fatte costruire e perché? Siliato ha svelato che il responsabile fu Caligola, l’imperatore romano morto nel 41 d.C., di cui ha ricostruito la vita in questo avvincente romanzo. La sua avventura finì una sera di gennaio. Con lui venne sepolto il mistero di quelle navi, decorate con marmi e ori, troppo maestose per navigare in un lago così piccolo. L’archeologa e storica Maria Grazia Siliato pone le premesse per la riscrittura della vita di Caligola, da tutti ritenuto fuori di senno, ma che pazzo non era.
Introduzione e letture: Andrea Nini
In caso di maltempo: Sala Grand Hotel