Si tratta del convegno conclusivo del progetto europeo ROMIT (Roman itineraries), attuato nel quadro del programma di interventi INTERREG III B CADSES, in cui, oltre alla Provincia e al Comune di Rimini, sono coinvolti l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, l’Università di Norimberga, il Comune di Patrasso, la Biblioteca nazionale di Vienna, l’Università di Sofia.
Prima sessione
IL PATRIMONIO STORICO CULTURALE DEL MONDO ANTICO: RISORSA PER L’EUROPA DI OGGI
Personalità di rilievo della Commissione europea, del Governo italiano e della Regione Emilia-Romagna, del mondo culturale europeo e italiano si misurano con il tema delle nuove e antiche strade della cultura: tra gli ospiti, Marc Augé.
Seconda sessione (ore 14.30)
VERSO LA “CULTURAL ROUTE”: RISULTATI DEL PROGETTO ROMIT
Un workshop, rivolto in modo particolare agli operatori, in cui si metteranno a confronto idee e risultati conseguiti dal progetto ROMIT. I responsabili dei vari ambiti di ricerca esporranno sinteticamente i dati acquisiti, a partire dalla mappatura on line di siti e itinerari romani; saranno esposti contributi interessanti in materia di economia del turismo archeologico, di psicosociologia del viaggiatore sulle tracce dell’antico, nonché ipotesi di politiche di intervento concreto nella materia. A conclusione la presentazione di una carta di intenti per la messa in rete dei festival sul mondo antico e la costruzione di una cultural route sulla romanità.
Terza sessione (venerdì 16 giugno, ore 10)
TESTIMONIANZE PER L’ANTICO
Rappresentanti italiani ed europei di festival ed eventi che traggono ispirazione dal mondo antico discutono della loro esperienza.
Itinerari guidati nella città romana a cura di Ilaria Balena, Marina Della Pasqua, Francesca Minak, Maddalena Mulazzani
La città e i suoi monumenti
Breve illustrazione della città romana e a seguire passeggiata per visitare i principali monumenti: il Ponte di Tiberio, il Foro e la Porta Montanara, l’Arco d’Augusto.
E’ richiesta l’iscrizione
Anche quest’anno Roberto M. Danese, docente dell’Università di Urbino, condurrà quattro incontri con ragazzi tra gli 11 e i 14 anni alla scoperta della cultura degli antichi Romani, della loro lingua e dei loro costumi.
Primo incontro: Come ci è arrivata la voce degli antichi?
Conoscere da vicino le parole, le cose, le persone che hanno portato fino a noi una lingua ancora viva nel nostro tempo.
E’ richiesta quota di partecipazione
L’incontro prende lo spunto dalla imminente edizione facsimilare dell’editio princeps (1472) del De re militaridel riminese Roberto Valturio (1405-75). L’avvenimento editoriale offre lo spunto per una discussione sulla tradizione antica e tardo antica di cui Valturio è erede. Dialogheranno il medievista Franco Cardini e l’antichista Andrea Giardina.
Un laboratorio sul gioco e i giocattoli nell’antichità condotto da una giovane archeologa, Cristina Servadei. Negli incontri, della durata di circa un’ora e trenta ciascuno, si prenderanno in esame, con dimostrazioni, il gioco delle noci, degli astragali e della pentola.
Per ragazzi dai 6 agli 11 anni
E’ richiesta l’iscrizione
Nel corso di quattro lezioni Maria Grazia Maioli, Archeologo Direttore presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, traccerà un quadro suggestivo delle pratiche magico-misteriche che si sono sviluppate nel mondo antico.
Prima lezione: Dalla interpretazione dei sogni alla lotta contro la morte nel mondo egizio e mesopotamico.
E’ richiesta quota di partecipazione
Chi ha ucciso Giulio Cesare? (Who Killed Julius Caesar?) (Gran Bretagna 2003, 60’), documentario presentato in versione italiana da Luciano Garofano e Margherita Rubino.
Dopo più di 2000 anni Luciano Garofano, comandante dei RIS di Parma, riapre il caso dell’omicidio più celebre della storia: quello di Giulio Cesare. L’inchiesta, sostenuta da nuove tecniche di investigazione scientifica, giunge ad una conclusione sorprendente: forse è stato lo stesso Giulio Cesare ad organizzare il proprio assassinio per nascondere l’inizio di una malattia grave.
Si inaugura una mostra organizzata dal Centro Studi per l’Archeologia dell’Adriatico in collaborazione con le Soprintendenze archeologiche dell’area adriatica. L’esposizione, di carattere documentario, analizza, con un taglio adatto al grande pubblico, le più recenti e più importanti scoperte archeologiche della costa adriatica.
Un segmento è dedicato alle ultime scoperte nel Riminese.
Visite guidate negli altri giorni del Festival alle ore 11,00 condotte da Federica Guidi.
Anche in questo caso, nel breve arco di quattro incontri proposti dal Centro Studi e Antropologia del mondo antico dell’Università di Siena, si darà luogo a un viaggio singolare nei miti e nelle rappresentazioni che informano ancora i nostri comportamenti, non soltanto letterari.
Primo incontro: Padri e paternità a Roma.
Cosa vuol dire essere padri in una cultura che attribuisce alla figura paterna il diritto di vita e di morte sui figli ed è parallelamente ossessionata dalla paura del parricidio? Quali sono le dinamiche della vita familiare, quelle della relazione affettiva, i meccanismi dell’autorità, i suoi limiti, le sue crisi?
A cura di Mario Lentano
E’ richiesta quota di partecipazione
La grecista Marinella De Luca propone, nella forma seminariale, in quattro lezioni, un nuovo esperimento in cui coinvolgere il pubblico con il fascino della parola, in questo caso di due che evocano potenze divine come Eros e Afrodite, rivisitate nelle loro ascendenze filologiche e nei diversi contesti letterari antichi, dall’epica al romanzo.
Primo incontro: Eros e Afrodite nell’epica.
Da Omero con la sua peculiare caratteristica di tradurre la dimensione psicologica in rappresentazione esterna e concreta, ad Apollonio Rodio, in cui l’amore diventa invece conflitto tutto interiore.
E’ richiesta quota di partecipazione