Artemidoro, Il libro dei sogni, traduzione e note di Angela Giardino, introduzione di Giulio Guidorizzi, BUR, 2006
Nessun generale dell'antichità avrebbe osato attaccare battaglia senza avere prima consultato gli auspici. Il trattato sull'interpretazione dei sogni di Artemidoro, indovino nato a Efeso nel II secolo d.C., è uno dei pochissimi esemplari sopravvissuti del genere e acquista quindi per noi un particolare significato, oltre che per la centralità attribuita ai sogni dal mondo moderno, anche perché ci offre l'opportunità di vedere da vicino la quotidianità di un mondo di cui conosciamo tutto, tranne la vita vera.
Introduce Carlotta Gallo
Fulvia Lo Schiavo eLuigi Malnati, Soprintendenti, rispettivamente, per i beni archeologici della Toscana e dell'Emilia-Romagna, Anton Kern, direttore della Sezione preistorica del Museo di storia naturale di Vienna, e l'archeologo Renato Peroni parteciperanno all'inaugurazione di una nuova mostra del Museo civico archeologico di Verucchio curata dalla archeologa Patrizia von Eles, direttrice del Museo. Tema dell'esposizione sarà la vita delle donne, ricostruita non solo nel suo quotidiano svolgimento, attraverso le attività che normalmente ne occupavano la giornata, ma anche focalizzando aspetti particolari legati al ruolo femminile al di fuori delle mura domestiche. Protagonista dell'intero evento sarà dunque la figura virtuale di una donna di rango vissuta tra VIII e VII secolo a.C., una domina dunque, che si muove nello spazio-tempo di una giornata ideale.
L'esposizione, centrata sulle testimonianze provenienti dalla necropoli di Verucchio culturalmente riferibili al villanoviano romagnolo, allargherà lo sguardo all'esterno di tale ambito con materiali significativi provenienti sia dall'area padana, che da contesti tirrenici e centro-italici. Si tratterà in diversi casi di oggetti rinvenuti in scavi di recente realizzazione e pertanto sinora inediti.
Giuseppe Jiso Forzani, I fiori del vuoto. Introduzione alla filosofia giapponese, Bollati Boringhieri, 2006
Il libro è un excursus sul pensiero religioso e filosofico giapponese dagli albori ai giorni nostri, un'introduzione a modalità di pensiero e categorie di visione della realtà molto diverse da quelle che ci sono consuete. Vi si propone un incontro con l'altro, mettendo in rilievo le differenze, ma avendo come sfondo di comprensione la coscienza che "l'altro è un tu che dice io in maniera diversa da me". Ascoltare l'altro con le sue parole vuole dire anche riflettere sulla propria identità e sul proprio modo di rappresentarla.
Introduce Emanuele Casablanca
In caso di maltempo: Sala della Cineteca
Neomarziale, Mondadori, 2006
Valentino Zeichen ha il dono di andare al cuore delle cose. In Neomarziale si rifà, come gli è congeniale da sempre, ai modi del grande poeta latino, confermando a sua volta la capacità inventiva di un estro che dalle circostanze occasionali trae spunto per le battute più incisive, per le sentenze più amare.
Introduce Andrea Lorenza Nini
In caso di maltempo: Sala del Giudizio
10 canoe di Rolf De Heer e Peter Djigirr (Australia 2006, 90')
Una storia ambientata nella regione aborigena della palude Arafura che, tra passato e presente, racconta di Dayindi, un ragazzo che ha messo gli occhi sulla più giovane delle tre mogli dell'anziano costruttore di canoe Minygululu. Questi, consapevole dei desideri del ragazzo, gli narra la storia del guerriero Ridjimiraril e del suo giovane fratello Yeeralparil innamorato di una delle mogli del suo congiunto.
Introduce Roberto M. Danese
La sapienza greca
«Si può capire la natura della sapienza dei sette sapienti considerando quelle sentenze concise che furono pronunciate da ciascuno e che, radunatisi insieme, essi offrirono alla sapienza di Apollo, nel tempio di Delfi, facendo scolpire quelle sentenze che tutti celebrano: "Conosci te stesso [Gnόthi seautόn]" e "Nulla troppo [medèn ágan]"» (Platone, Protagora, 343 a-b).
Con questa citazione Umberto Galimberti, filosofo e psicologo, annuncia il suo commento a una sequenza di testi che sono alle origini della cultura occidentale.
In caso di maltempo: Teatro degli Atti
La lettura scenica di due emozionanti poemetti che Giovanni Pascoli affidò alla voce della sua lingua del cuore, il latino, sarà presentata dalla critica Patrizia Paradisi. Nel Reditus Augusti il poeta Orazio ritrova i ricordi della sua giovinezza, in Giugurta tenta di ripercorrere le ultime ore di vita del re numida. La Nostalgia e la Morte: due temi cari al poeta, che Pascoli affrontò nel 1896, il "brutto anno della mia vita".
Consulenza scientifica: Alfonso Traina
Ideazione e rielaborazione drammaturgica: Matteo Castellucci
Voci recitanti: Matteo Castellucci e Luca Di Gregorio
Iniziativa promossa dall'Accademia Pascoliana
In caso di maltempo: Sala Gramsci