La Cooperativa Atlante e i Musei Comunali propongono un approccio al ponte di Tiberio a bordo di una scialuppa da cui osservare le arcate del grandioso monumento. Ad introdurre la singolare proposta è una breve illustrazione a cura di Francesca Minak e Maddalena Mulazzani.
Sono richieste iscrizione e quota di partecipazione.(2,50 €; gratis fino a 7 anni)
L'iscrizione si effettua telefonicamente a partire da lunedì 19 maggio (tel. 0541.704421-26-28; nei giorni del Festival tel. 0541.21482)
Visita guidata al Museo e alla mostra “Le ore e i giorni delle donne”
Elena Rodriguez conduce la visita al Museo, oggi arricchito dai materiali rinvenuti negli scavi in corso a Verucchio dal 2005: tra i reperti inediti, bronzi, ambre di eccezionale lavorazione, accessori per le vesti, esposti al pubblico attraverso allestimenti suggestivi ed efficaci ricostruzioni.
É richiesta l'iscrizione.
L'iscrizione si effettua telefonicamente a partire da lunedì 19 maggio (tel. 0541.704421-26-28; nei giorni del Festival tel. 0541.21482)
Fredrich Nietzsche: una nuova immagine della Grecia
Nei primi dodici capitoli della Nascita della tragedia (1872) Nietzsche raccoglie una tradizione di studi già avviata in ambito romantico (Schelling, Creuzer, Anselm Feuerbach)proponendo una nuova visione della grecità che ne evidenzia il carattere ‘notturno’ e irrazionale, rovesciandone il paradigma classico stabilito, tra gli altri, da Winckelmann e Goethe
Introduce: Benedetta Zavatta
Voce recitante: Pier Paolo Paolizzi
Una giornata ... da chirurgo
I reperti della domus di piazza Ferrari lasciano trasparire il profilo del medico che vi abiti fronte ai ruderi di quella che ne era l’abitazione e al tempo stesso l’ambulatorio, l’incontro si propone di rievocare e ricostruire alcuni tratti della vita quotidiana e dell’attività professionale del personaggio.
A cura di Jacopo Ortalli
Epigrafia latina, Monduzzi, 2008
Un'introduzione all'epigrafia latina di epoca romana che, grazie all'incisivo taglio didattico, mira a facilitare l'approccio allo studio delle epigrafi, testimonianze fondamentali per la conoscenza e l'indagine di numerosi e importanti aspetti della storia antica.
Presenta Lorenzo Braccesi.
In caso di maltempo: Sala Cavalieri.
Visita guidata alla domus di Piazza Ferrari e alla Sezione archeologica del Museo
L’area archeologica (oltre 700 m2 !), a due passi dal Museo, racconta 2000 anni di storia attraverso una domus romana, un palazzo bizantino, sepolture e strutture medievali e moderne. Distrutta da un incendio nel III secolo, la domus ha preservato ambienti con splendidi mosaici, affreschi, raffinati arredi, quale il quadretto in vetro con raffigurazione di pesci, e l’eccezionale corredo chirurgico-farmaceutico - oggi al Museo - appartenuto al chirurgo che dà Il nome alla domus stessa.
É richiesta l'iscrizione.
L'iscrizione si effettua telefonicamente a partire da lunedì 19 maggio (tel. 0541.704421-26-28; nei giorni del Festival tel. 0541.21482)
Torneo dei latrunculi, l'antico gioco dei Romani
Ilaria Balena, con la collaborazione di Marina Della Pasqua, conduce la sfida ai latrunculi - una sorta di war game con tanto di comandante e di soldati - che utilizza una tabula lusoria, una scacchiera simile a quella per la dama e gli scacchi, su cui si muovono le pedine. I partecipanti si fronteggiano, a due a due, sulla base delle regole attinte dalle fonti antiche.
Per ragazzi dai 9 anni e adulti
É richiesta l'iscrizione.
L'iscrizione si effettua telefonicamente a partire da lunedì 19 maggio (tel. 0541.704421-26-28; nei giorni del Festival tel. 0541.21482)
Meglio non essere mai nati? Parole degli antichi e dei moderni
Meglio non essere mai nati? Parole degli antichi e dei moderni
Qual è la cosa migliore per l'uomo?", domanda il re Mida al saggio Sileno. La risposta del pedagogo di Dioniso - "La cosa migliore sarebbe non essere nati" - è una sentenza che ricorre pressoché identica nei testi di storici e filosofi, poeti e drammaturghi, nel mondo greco dell'età arcaica e classica. Questa stessa affermazione risuona anche in alcuni testi dell'Antico Testamento, anche se già è possibile cogliere una apertura diversa. Rispetto a questo interrogativo, il vero 'scandalo' sarà costituito dall'annuncio cristiano. Ma quella domanda si ripropone ancora oggi: "Qual è la cosa migliore per l'uomo?
Voce recitante: Silvio Castiglioni.
In caso di maltempo: Teatro degli Atti
Mio figlio Nerone di Steno (Italia-Francia 1956, 90')
L’ambiziosa Agrippina spinge il figlio Nerone a riprendere la guerra in Britannia, ma l’imperatore si sbarazza dell’ingombrante madre.
In collaborazione con la Cineteca Griffith di Genova.
Introducono Roberto Mario Danese eGiuseppe Pucci.
Come nelle passate edizioni, l’Associazione Culturale Mala Testa propone la lettura scenica di due emozionanti poemetti che Giovanni Pascoli affidla voce della sua lingua del cuore, il latino. Il primo, scritto da Pascoli nel 1911 e della cui vittoria al Certamen Hoefftianum il poeta ebbe notizia sul suo letto di morte, narra la storia della schiava cristiana Tallusa, a cui era stato strappato il figlio appena nato: la donna riverserà l'amore materno che non aveva potuto offrire al suo bambino sul piccolo dei propri padroni. Il secondo, Rufio Crispino(1906), narra la storia del figlio di prime nozze dell’imperatrice Poppea, la quale aveva deciso di allontanarlo per timore del secondo marito Nerone, che intravedeva negli innocenti giochi del piccolo la futura minaccia al suo potere.
Ai presenti sardà donato il libro che raccoglie alcuni poemetti di Giovanni Pascoli, in latino e in traduzione, tra cui Rufio Crispino,tradotto ora per la prima volta da Alfonso Traina per l’Associazione Culturale Mala Testa.
Introduzione e commento: Patrizia Paradisi
Consulenza scientifica e traduzione: Alfonso Traina
Ideazione e rielaborazione drammaturgica:Matteo Castellucci
Voci recitanti:Giorgia Bondi, Matteo Castellucci, Luca Di Gregorio, Stefania Fabbri
Regia a cura dell’Associazione Culturale Mala Testa
In collaborazione con l’Accademia Pascoliana