Antico/Presente è anche un'avventura alla scoperta del passato di un territorio ricco di storia e di archeologia come quello di Rimini. Un distretto che comprende realtà originali quali la Domus del chirurgo, il centro villanoviano di Verucchio, oltre ai monumenti di una città che ancora ricalca l'assetto romano e tuttora si aggancia al reticolo stradale tracciato più di 2000 anni fa. Un teatro naturale dell'antico che vive però intensamente il presente con uno sguardo aperto e innovativo al futuro.
Le visite guidate al Museo della Città, ricco di testimonianze dalle origini e di uno strepitoso campionario di mosaici romani, alla Rimini antica e al territorio, offriranno occasioni d'incontro anche con i personaggi della Storia, da Cesare ad Augusto fino a Sigismondo Malatesta, il principe mecenate che nel XV secolo volle esaltare nel suo Tempio la tradizione architettonica romana.
Numerose le occasioni dunque che vedranno protagonista la città di Rimini, Ariminum per gli antichi romani. In particolare i più piccoli saranno i principali frequentatori di una Rimini tutta da scoprire, a partire dalla sezione "Una giornata nell'antica Ariminum", fatta di laboratori, spettacoli e incontri come "La paletta dell'archeologo", "Le due facce della moneta", "Gli animali raccontano il Museo", "Il banchetto", "Costruiamo il ponte di Tiberio", "L'atelier dell'affresco", "Dei, bisticci, pasticci", "Ceius il mosaicista romano", "Suoni oltre il tempo", "Il mio primo mosaico", "Facciamo Luce", "Scripta manent", "Come giocavano gli antichi", "Bucco entra in scena", "I segreti della cucina di Apicio", "Superercoleeee", "Lo strano caso del tesoro gallicus e del cane fantasma": strumenti che consentono di giocare e imparare prendendo spunto da caratteristiche, oggetti, storie di Rimini e del suo Museo.
"L'eredità dell'antico" è un'altra parte della manifestazione che trae spunto dal territorio riminese. Venerdì alle 16.30 al Museo della Città (punto di partenza) si potrà partecipare a "Rimini nuovo millennio: l'antico racconta il tuo presente". Dal medioevo all'interpretazione dei graphic designer lo stemma civico propone il Ponte di Tiberio e l'Arco d'Augusto a rappresentare l'identità cittadina. Ma qual è il monumento, il particolare o il segno urbano che meglio interpreta per i giovani la Rimini di oggi? Partendo da questa domanda, Michela Cesarini conduce una passeggiata attraverso i simboli più forti della storia della città, dall'epoca romana al Novecento, invitando ad usare il cellulare per riprendere il volto e l'anima della Rimini del nuovo millennio. I materiali prodotti, inviati entro sabato 25 giugno alla pagina di facebook del Festival, saranno pubblicati a comporre un corale racconto per immagini di quello che è per i giovani l'antico/presente della città (per ragazzi da 14 anni).
Poco prima, alle 15.30 al Tempio Malatestiano, "Suoni oltre il tempo. Gli angeli musicanti nel Tempio Malatestiano". Una visita guidata con laboratorio musicale per i più piccoli, posti di fronte alla preziosa eredità del mondo classico confluita nelle forme e nell'apparato decorativo del Tempio Malatestiano, capolavoro dell'architettura rinascimentale. Nella cappella di Isotta i bambini, ammirati dagli angeli che suonano e cantano nei bassorilievi di Agostino di Duccio, sono aiutati a riconoscere gli antichi strumenti musicali, oggetto del laboratorio che, attraverso riproduzioni degli strumenti stessi, evoca sonorità rinascimentali. A cura di Lorenza Angelini e Giacomo Depaoli (per ragazzi da 5 a 8 anni).
Bambini ancora in primo piano alle 18.00 di venerdì (Palazzo Gambalunga, Sala della Cineteca) in occasione di "Una città per amica", presentazione del progetto didattico realizzato dalla Scuola per l'Infanzia "Immacolata" di Rimini in collaborazione con i Musei Comunali di Rimini. Accompagnati dalle loro maestre (Barbara, Manuela, Monica, Romina) e dagli operatori didattici dei Musei, i bambini (dai 3 ai 5 anni) hanno preso per mano Rimini, ad iniziare dai luoghi a loro più familiari (la zona della Colonnella ove sorge la scuola che frequentano) fino al cuore della Città (le piazze, i monumenti, le chiese, il museo), attraversando l'età romana, quella medievale e rinascimentale fra visite, laboratori, giochi... impegno e divertimento! Il racconto di un'esperienza formativa che può sollecitare nuovi progetti attraverso la proiezione di un video e la testimonianza degli insegnanti, dei genitori e degli operatori museali.
Significativa dunque la collaborazione e l'interazione con le scuole, come nel caso della mostra "Dell'Africa e di noi" (venerdì alle 21.15, presso il Museo degli Sguardi). Si tratta di una visita guidata alla mostra Dell'Africa e di noi. Un viaggio alla scoperta di Mami Wata e del vodu (7 maggio-11 settembre 2011), fra statuette-idoli che traggono dalla società dei consumi le loro caratteristiche esteriori, ma sono "animate" dalle passioni del singolo creatore, i giovani studenti della scuola secondaria di primo grado "Aurelio Bertola" di Rimini ispiratisi alla mostra dedicata a Mami Wata, dea dell'acqua, del benessere e del successo venerata in Togo e Benin, già realizzata al Museo degli Sguardi in collaborazione con il Centro Zaffiria. Il percorso si completa con la visita alle raccolte del museo relative al continente africano.
Ma gli appuntamenti con Ariminum e i suoi abitanti non finiscono qui. Questi gli incontri in calendario per gli adulti.
Jacopo Ortalli (archeologo dell'Università di Ferrara) ci porterà "In piazza. Nei fori delle città antiche". Per la serie "Luoghi della memoria", venerdì alle 17.30 Ortalli condurrà una visita virtuale nel cuore di alcune città romane laddove si apre il foro. Ad iniziare da Rimini con le più recenti scoperte nell'area di piazza Tre Martiri, l'antico foro. A seguire (Museo della Città, Sala del Cenacolo e piazza Tre Martiri) "Giulio Cesare a Rimini": Lidia Gualtiero e Franca Bonizzato (insegnanti) presenteranno il laboratorio didattico ideato in relazione alla mostra "Alea iacta est. Giulio Cesare in Archivio", a cura di Cristina Ravara Montebelli, realizzata dall'Archivio di Stato di Rimini nell'autunno 2010. La proposta, pubblicata nell'omonimo volume (Società editrice Il Ponte Vecchio 2010) ha come oggetto di ricerca piazza Tre Martiri, luogo identitario della città, una porta del tempo in cui si intrecciano la storia romana, il periodo del fascismo e la seconda guerra mondiale, aprendo squarci su contesti più ampi e personaggi che travalicano i confini locali.
Sabato alle 11.30 sarà la volta di "San Salvatore. Un viaggio dalla preistoria all'età moderna". Nella conversazione fra Oreste Delucca, autore della pubblicazione su San Salvatore edita da Pietroneno Capitani-Il Ponte nel 2011, e Paolo Zaghini (Direttore della Biblioteca Comunale "Giovanni Antonio Battarra" di Coriano), si delinea la microstoria dell'area più a sud del Comune di Rimini, che ha nella chiesa di San Salvatore il suo punto di riferimento religioso e storico.
Per gli sportivi, alle 14.30 si partirà poi (dal Museo della Città) "Sulle tracce dell'antico: la chiesa di San Salvatore e la villa di Noël Des Vergers, un archeologo del XIX secolo", percorso guidato in bicicletta. A cura di Michela Cesarini e Oreste Delucca, in collaborazione con l'Associazione sportiva dilettantistica "La Pedivella" di Rimini.
Sabato alle 10,30 Renata Curina (Archeologa della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna), accompagnerà il pubblico attraverso "Le radici del futuro. Novità archeologiche dell'Emilia-Romagna", alla scoperta dei più recenti risultati nel campo della ricerca archeologica.
Un momento magico regalato alla città vedrà protagonista "La danza per l'antico". Venerdì (ore 20.30 e 23.00) nella Corte degli Agostiniani e sabato (ore 19.00 e 23.00) nella Domus del chirurgo "Giovani danzatori incontrano la città", un omaggio ispirato alla Rimini antica danzato anche nel sito archeologico celebre in tutto il mondo. Performance a cura di Arabesque Dance Center, direzione artistica Marco Baldazzi.
Tutte da vivere le visite guidate (anche in dialetto) della sezione "Vacanze romane", dalla Domus del chirurgo alle abitazioni della Rimini romana, dall'Arco d'Augusto al Ponte di Tiberio fino all'Anfiteatro e tanto altro. E per cambiare punto di vista non resta che sperimentare "Prospettive diverse", storie, curiosità e leggende nella visita in barca a remi tra le arcate del ponte bimillenario (a cura dell'Associazione Marinando).
Proprio Rimini, città del divertimento e della vacanza, si fa portavoce del messaggio del Festival, lanciato in primo luogo ai giovani, eredi della ricchezza di un patrimonio universale. Ed è allora che il mare, quello stesso mare che fa da sfondo alla vivace scena del mosaico "delle barche" e tinge di turchese il logo del Festival, è lo scenario in cui antico e presente si incontrano per ispirare le fondamenta del futuro.
Note
Suoni oltre il tempo: sono richiesti prenotazione telefonica (tel. 0541 704415-28; nei giorni del Festival tel. 0541 21482) e pagamento di una quota di partecipazione (3,50 €).
Sulle tracce dell'antico: Sono richiesti prenotazione telefonica (tel. 320.7433000) e pagamento di una quota di partecipazione (1,00 €).
Prospettive diverse: Posti disponibili 11 suddivisi in 4 piccole imbarcazioni a remi. Su ogni imbarcazione dovrà remare una persona adulta. È richiesta prenotazione telefonica (tel. 0541 704415-28; nei giorni del Festival tel. 0541 21482). Offerta libera.