Archeologia dello straniero: mobilità, accoglienza e integrazione nell’Emilia antica
Archeologia dello straniero: mobilità, accoglienza e integrazione nell’Emilia antica
Spesso le fonti antiche descrivono il rapporto con lo straniero, il barbaro, il nemico, in termini di contrapposizione se non di violenta conflittualità. La realtà quotidiana, lontana dalle fasi critiche di guerre, invasioni e conquiste, poteva tuttavia essere molto differente. Numerosi sono gli indizi archeologici da cui traspare la grande mobilità di persone libere di affiancarsi, e spesso di integrarsi, a comunità lontane geograficamente e diverse culturalmente. Si tratta di un fenomeno sociale diffuso e ricorrente in tutto il mondo classico, che trova conferma anche nella documentazione raccolta in ambito regionale e nello stesso territorio riminese.