Il laboratorio è dedicato alla tintura con celeste di guado, colore ottenuto da Isatis tinctoria L. conosciuto dai romani come vitrum o glastum. Ne parla Cesare a proposito dei Picti, barbari che solevano, appunto, dipingersi il corpo di blu ricavato dal guado per rendersi "orribili" e, al tempo stesso, per la sua azione disinfettante. Fu proprio grazie a questo contatto che i romani iniziarono a usare il guado come tintura.
Dopo l’ illustrazione della pianta e della storia del suo utilizzo, ogni partecipante sperimenta la tintura di una piccola matassa o di una pezzuola di stoffa.
A cura di Michela Pasini
Per ragazzi da 11 anni