Remo Bodei, Giuseppe Cambiano, introduce Daniela Bonato
Nella cultura moderna i filosofi sono apparsi di volta in volta educatori dell’umanità, organizzatori di cultura o professori universitari, antesignani dello scienziato o intellettuali. Nessuna di queste immagini, tuttavia, dà conto pienamente della figura del filosofo antico.
In questa chiacchierata Remo Bodei e Giuseppe Cambiano rispondono a una serie di interrogativi cruciali: che cosa significava essere filosofi in Grecia e a Roma? Quali i rapporti con la società e il potere politico? Quali effetti ha prodotto l’introduzione del cristianesimo? E infine esiste una relazione tra il filosofo antico e quello moderno?
Remo Bodei, professore di Filosofia nella University of California, Los Angeles, ha insegnato a lungo alla Scuola Normale Superiore e all'Università di Pisa. Tra le sue numerose pubblicazioni: "Geometria delle passioni" (Feltrinelli, VII ed. 1991), "Destini personali" (Feltrinelli, III ed. 2002), "Paesaggi sublimi" (Bompiani, 2008), "La vita delle cose" (Laterza, IV ed. 2009); con il Mulino "Le forme del bello" (II ed. 2005), "Ordo amoris" (III ed. 2005) e "Piramidi di tempo" (2006) e nel 2011 “Ira”.
Giuseppe Cambiano insegna Storia della filosofia antica nella Scuola Normale Superiore di Pisa. Fra i suoi libri ricordiamo: «Polis. Un modello per la cultura europea» (Laterza, 2000), «Figure, macchine, sogni. Studi sulla scienza antica» (Ed. di Storia e Letteratura, 2006). Con il Mulino ha pubblicato anche «Perché leggere i classici» (2011).
Daniela Bonato editor della Direzione editoriale del Mulino.