La memoria delle stagioni

Il festival altrove

Alessandro Vanoli
La memoria delle stagioni

Alessandro Vanoli, dopo le opere Inverno. Il racconto dell’attesa, Autunno. Il tempo del ritorno, Primavera. La stagione inquieta, completa la sua quadrilogia delle stagioni con Estate. Promessa e nostalgia.

Un antico alternarsi di luce e di buio, di caldo e di gelo è da sempre parte di noi, condiziona i ritmi della nostra vita e influenza lo svolgimento dei grandi come dei piccoli eventi della storia.

Dai riti del mondo antico dove l’alternanza del clima, scandita dalle feste nei suoi transiti, determinava anche lo sviluppo di ogni attività umana e persino i sentimenti, come la melanconia che governava le stagioni fredde e l’esuberanza di Amore che esplodeva a primavera.

E in quel ritmo profondo di notte e di luce, di freddo e di caldo, si trovano le nostre radici. Perché il clima, la rotazione terrestre, l’alternanza di caldo e di freddo, sono fenomeni potenti che ci condizionano da sempre, governano le nostre scelte e trasformano la nostra cultura.

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Museo della Regina
Via Giovanni Pascoli 23, Cattolica