Europa e consenso
All’Arena Francesca da Rimini per Antico/Presente. Festival del Mondo Antico l’ottavo appuntamento serale, domenica 24 luglio 2022 alle ore 21.30, con PAOLO RUMIZ. Il suo intervento dal titolo Europa e consenso sarà introdotto da Laura Fontana.
Fautore di viaggi lenti e consapevoli, spesso a piedi o con mezzi di fortuna, indagatore delle terre di confine e dei luoghi dimenticati, seguendo itinerari sconosciuti al turismo di massa, il grande Paolo Rumiz è sicuramente il narratore più affidabile per raccontare l’Europa, oggi. Di questo girovagare, che somma luoghi dell'Est europeo, o del profondo Nordest italiano, o lungo il fiume Po, rimangono gli incontri e l’autenticità degli approcci ai territori e agli ambienti attraversati che si unisce a un viaggio parallelo, quello nel tempo, nella storia, nella mitologia.
Indagare l’Europa può prendere spunto dal mito di Europa, principessa fenicia di rara bellezza che infiammò d'amore Zeus, il quale, per rapirla, si trasformò in un toro bianco e in tali sembianze la portò a Creta. Proprio nel mito si celano le radici profonde della civiltà europea, senza dimenticare la fusione tra l’antica componente latina, e prima ancora greca e classica, e quella cristiana. Occasione e pretesto per una ulteriore indagine sulla civiltà europea attuale che pare da tempo aver smarrito un orizzonte di cultura e di valori ben definiti, laddove l’architettura dell’Europa aveva trovato nel passato (Sacro Romano Impero) e oggi (Unione Europea) una traccia unificante di un complesso insieme di paesi e lingue.
Anche l’ultimo lavoro letterario e teatrale di Rumiz (Canto per l’Europa, 2021) affronta l’anima Europa; racconta di un viaggio nell' Egeo e nel Mediterraneo, a bordo di una imbarcazione che scruta l’orizzonte con gli occhi di cubìa sulla prora, come i velieri antichi, a bordo un equipaggio che è un autentico melting pot e che vivrà l’esperienza come un nòstos, un ritorno, in fuga da guerre e naufragi. Il messaggio contenuto tuttavia è carico di speranza per il futuro e il viaggio si svolgerà quasi in un flusso onirico, tra il reale e il mitologico, a cui corrisponde una narrazione a metà tra il racconto e la poesia.
Paolo Rumiz, giornalista e scrittore triestino (1947) è stato inviato speciale del "Piccolo" di Trieste, quindi editorialista di "La Repubblica". Ha seguito gli eventi politici che a partire dagli anni ‘80 hanno prodotto profonde trasformazioni nell’area balcanica, di cui il reportage Maschere per un massacro (1996) è la testimonianza; successivamente documenta gli eventi bellici verificatisi in Afghanistan dal 2001. Autore di numerosi libri, si citano: Danubio. Storie di una nuova Europa (1990); La leggenda dei monti naviganti (2007); Tre uomini in bicicletta (con F.Altan, 2008); L'Italia in seconda classe (2009); Trans Europa Express (2012); Morimondo (2013); Come cavalli che dormono in piedi (2014); La regina del silenzio (2017); Il filo infinito (2019); Il veliero sul tetto. Appunti per una clausura (2020); sino all’ultimo, Canto per Europa (2021).
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti