Il terzo volume di “Penelope Arte Storia Archeologia”, collana di studi dell’ARRSA (Associazione Riminese per la Ricerca Storica ed Archeologica) diretta da Marco Sassi, è, come i precedenti, un’opera di carattere miscellaneo che raccoglie studi provenienti da ricercatori di diversa formazione. Anche in questo caso numerosi sono gli agganci con il mondo antico, sia dal punto di vista collezionistico-antiquario, sia dal punto di vista archeologico.
Introduce Giovanni Luisè
Aperitivo con gli autori
Gli allievi della Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone” leggeranno una selezione dei racconti scritti dai visitatori per il concorso 6000 caratteri per un museo. Luoghi d’incontro e nuove narrazioni nei musei dell’Emilia- Romagna, bandito lo scorso anno dall’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale - Direzione generale e con l’Associazione Cooperative di consumatori del distretto Adriatico.
L’obiettivo era dare un incentivo ulteriore alla conoscenza dell’importante patrimonio museale presente sul territorio regionale.
Introdurranno le letture Valeria Cicala, dell’IBACN Emilia-Romagna e la giornalista Cinzia Dal Maso, membro della giuria del concorso.
Il filosofo Massimo Cacciari e il filologo classico Ivano Dionigi introducono e commentano una selezione di testi che possono essere considerati “apocalittici”, cioè, alla lettera, espressivi di una “rivelazione” che si proietta nei tempi. Ciò vale, ovviamente, per il testo evangelico, ma anche, nel mondo antico, per Esiodo, Lucrezio, Seneca, ovvero, nell’età contemporanea, per l’eversione dei valori e delle prospettive inaugurata da Nietzsche ed espressa profeticamente nel Così parlò Zarathustra.
Voci recitanti: Elena Bucci e Marco Sgrosso
Ingresso a pagamento
In caso di maltempo: Teatro degli Atti
David Riondino, cantante, attore, scrittore, regista, nonché già bibliotecario, interpreta dei passi dall’Ars amandi di Publio Ovidio Nasone, un poema di duemila anni fa, un capolavoro che all’autore fruttò gloria, ma anche la condanna all’esilio quando l’ira censoria di Augusto lo colpì con la messa al bando dalle biblioteche pubbliche di quest’opera ritenuta licenziosa.
Ingresso a pagamento