Con il piede, con il palmo, con il pollice…creiamo la geometria del mosaico. Dopo una sintetica presentazione della tecnica musiva, vengono descritte le unità di misura adottate dai Romani, sottolineando la loro derivazione da elementi anatomici umani. Con l’aiuto della riproduzione di un mosaico riminese e della relativa griglia metrica, i ragazzi effettuano misurazioni e ricercano lo schema geometrico della composizione. Quindi, assunto come unità di misura ciascuno il proprio pes (piede), alla maniera di un artigiano romano, riportano su cartoncino il modulo di base del mosaico misurato.
A cura di Marzia Ceccaglia
Per ragazzi da 8 a 11 anni
Sono richiesti prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482) e pagamento di una quota di partecipazione (3,00 €)
Due incontri sulla cultura materiale locale, attraverso la documentazione di scavo nella Rimini romana:il primo dall'età repubblicana alla prima età imperiale, l'altro dalla piena età imperiale all'età tardo antica. L'archeologia scrive pagine in continua evoluzione che tengono sempre aperto il rapporto fra la Città e il Museo.
Secondo di due incontri a cura di Maria Grazia Maioli
Strix. La strega nella cultura romana, UTET, 2010
Protagonista di racconti popolari, testi canonici e documenti d'archivio, la figura della strega costituisce una presenza costante della cultura occidentale. Storici ed antropologi ne hanno esaminato prerogative e occasioni, fra sabba, voli notturni e metamorfosi animalesche, ricostruendo credenze che hanno attraversato la tradizione europea medioevale e moderna. Le streghe, tuttavia, esistevano già. E dietro le maliarde di quei secoli si staglia il profilo dell'impressionante antenata che, in alcune lingue romanze, ha passato loro il proprio nome. Si tratta della strix, creatura soprannaturale dell'immaginario romano a metà fra l'uccello rapace avido del sangue dei neonati e la donna malefica capace di assumerne nottetempo la forma.
Presenta Mario Lentano
In che modo si procuravano il cibo i nostri più lontani antenati? Come si difendevano? Tante le curiosità su di un mondo in cui l’uomo seguiva le leggi della natura, in un ambiente non ancora modificato. Molte risposte provengono dalla pietra, la materia prima più utilizzata nel Paleolitico. Riprendendo l’esperienza condotta per anni all’interno dei Musei Comunali, Stefano Sabattini propone ai ragazzi di entrare nei panni dell’uomo primitivo per costruire un’arma tipica del Paleolitico.
A cura di Stefano Sabattini
Per ragazzi da 8 a 11 anni
Sono richiesti prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482) e pagamento di una quota di partecipazione (3,00 €)
Visita guidata alla scoperta dei "tesori" della Sezione Archeologica del Museo.
È richiesta prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482)
A Rimini come altrove le necropoli di età romana riflettevano l’immagine della vita e degli abitanti delle città. Attraverso iscrizioni e rilievi i monumenti che si levavano ai lati delle vie suburbane esaltavano il rango sociale dei defunti e ne rinnovavano il ricordo personale. Oltre a queste attenzioni di tipo pubblico esisteva tuttavia anche una memoria privata, coltivata dai parenti che sulla tomba dialogavano con i propri morti; di queste pratiche funerarie oggi restano sul terreno solo labili tracce che la ricerca archeologica deve sforzarsi di riconoscere ed interpretare.
Intervento di Jacopo Ortalli
Visita guidata nell'area di scavo che ha restituito il più ricco corredo chirurgico dell'antichità
È richiesta prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482)
Visita guidata alla scoperta dei "tesori" della Sezione Archeologica del Museo.
È richiesta prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482)
Visita guidata nell'area di scavo che ha restituito il più ricco corredo chirurgico dell'antichità
È richiesta prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482)
Un vero campo di scavo attrezzato nel quale i ragazzi proveranno personalmente l’emozione della scoperta, si sentiranno loro stessi dei “piccoli archeologi”.
A cura di Ilaria Balena
Per ragazzi da 7 a 10 anni
Sono richiesti prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482) e pagamento di una quota di partecipazione (3,00 €)