Visita guidata nell'area di scavo che ha restituito il più ricco corredo chirurgico dell'antichità
È richiesta prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482)
Due grandi città romane verranno spiegate e confrontate da due importanti studiosi. Dalle evidenze archeologiche maggiori, sino alla minuta raccolta delle testimonianze di scavo, un viaggio per conoscere ed apprezzare ancor più queste due antiche città. Nate con scopi militari ben precisi, sono in seguite diventate dei punti di riferimento per il proprio territorio anche a livello culturale, economico e sociale.
Intervento di Jacopo Ortalli eJacopo Bonetto
Visita guidata nell'area di scavo che ha restituito il più ricco corredo chirurgico dell'antichità
È richiesta prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482)
L'uso del panneggio e della piega tra ieri ed oggi
La moda, che per definizione è perenne cambiamento, è fatta in realtà di innovazioni e insieme di recuperi. Molto di quello che appare nuovo è tale solo agli occhi di chi mal conosce le mode precedenti. I richiami al passato possono essere parziali o quasi totali, espliciti o taciuti. Spesso l’operazione di recupero non riguarda solo le fogge degli abiti ma si estende a un più generale stile di vita e ad una cultura. Con questo appuntamento dedicato ai revivaltorna nel Festival del Mondo Antico iltema della “nuova moda dell’antico” e più in generale dei ritorni nella moda.
Intervento di Elisa Tosi Brandi
Dopo una breve introduzione sulla nascita della moneta osservando i più antichi esemplari di Ariminum nelle nuove sale del Museo, i ragazzi si divertono a riprodurre unbiunx della serie riminese caratterizzata dalla particolare raffigurazione della testa di guerriero celtico.
A cura di Marina Della Pasqua
Per ragazzi da 8 a 11 anni
Sono richiesti prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482) e pagamento di una quota di partecipazione (3,00 €)
Dopo una breve introduzione sulla nascita della moneta osservando i più antichi esemplari di Ariminum nelle nuove sale del Museo, i ragazzi si divertono a riprodurre unbiunx della serie riminese caratterizzata dalla particolare raffigurazione della testa di guerriero celtico.
A cura di Marina Della Pasqua
Per ragazzi da 8 a 11 anni
Sono richiesti prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482) e pagamento di una quota di partecipazione (3,00 €)
Gli animali raffigurati sui mosaici della domus del Chirurgo e di altre domus riminesi sono il filo conduttore di questa visita guidata animata per i più piccoli durante la quale suoni, musiche, rumori, oggetti da toccare e profumi aiutano a stimolare in modo divertente l’osservazione e la percezione. Al termine della visita ogni bambino può rappresentare in un disegno l'animale che più lo ha colpito nel percorso.
A cura di Patrizia Alunni e Michela Pasini
Per ragazzi da 4 a 8 anni
Sono richiesti prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482) e pagamento di una quota di partecipazione (3,00 €)
Nel laboratorio del mosaico i ragazzi vengono invitati ad entrare nella bottega di Ceius. Qui osservano strumenti e tecniche dell’antico mestiere del mosaicista per poi realizzare la copia del particolare di uno dei tappeti musivi ritrovati a Rimini.
A cura di Elisa Brighi con la collaborazione di Evelina Garoni
Per ragazzi da 9 anni
Sono richiesti prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482) e pagamento di una quota di partecipazione (3,00 €)
Il vino, la cui storia costituisce un punto privilegiato per osservare la dinamicità e la complessità delle relazioni sociali, delle credenze religiose, delle tradizioni culturali,ecc., fu assunto dal mondo romano, e prima ancora da quello greco, come uno dei simboli delle propria identità di popolazione capace di plasmare la natura. L’immagine del vino come segno di civilitassi amplifica con l’arrivo del cristianesimo grazie al quale il vino esce, per così dire, dai confini “nazionali” per divenire realtà necessaria e universale. Nel passaggio dall’età antica al Medioevo il prestigio culturale del vino – come lo ha definito Massimo Montanari – si mantenne proprio grazie al ruolo liturgico che tale bevanda assunse nella religione cristiana e all’interesse delle popolazioni barbariche il cui incontro-scontro con la tradizione culturale alimentare dei romani diede vita a quella che troppo semplicisticamente si è soliti definire “dieta mediterranea”.
Conferenza diIlaria Prosperi
Tre incontri con lezioni e laboratori su uno degli aspetti più tangibili della quotidianità antica; un percorso fra documentazione e sperimentazione che toccherà l'epoca greca, l'età romana imperiale e l'età tardo-antica.
Seconda di tre lezioni di Maria Grazia Maioli
In collaborazione con CERCAL(Centro ricerca e scuola internazionale calzaturiera di San Mauro Pascoli)