Torna la sfida ai latrunculi - una sorta di war game con tanto di comandante e di soldati - che utilizza una tabula lusoria, una scacchiera simile a quella per la dama e gli scacchi, su cui si muovono le pedine. I partecipanti si fronteggiano, a due a due, sulla base delle regole attinte dalle fonti antiche.
A cura di Ilaria Balena
Per ragazzi da 7 anni e adulti
Sono richiesti prenotazione telefonica (tel. 0541 704415 / 704428; nei giorni del Festival tel. 0541 21482) e pagamento di una quota di partecipazione (€ 3,50)
Spettacolo di videoracconto
Cappuccetto Rosso nelle storie dell’Africa si chiama Mmadipetsane e nella foresta, al posto del lupo, incontra il terribile Kgokgo, il baubau dei bambini africani.
A cura di Cristina Sedioli
Per bambini da 3 a 8 anni
Sono richiesti prenotazione telefonica (tel. 0541 704415 / 704428; nei giorni del Festival tel. 0541 21482) e pagamento di una quota di partecipazione (€ 3,50)
Visita guidata plurisensoriale alla Sezione archeologica
Oggetti ritrovati nel nostro territorio raccontano ai più piccoli la storia dell’antica Rimini: chi erano i nostri antenati, come vivevano, quali meraviglie ci hanno lasciato? Con gli occhi, le mani, le orecchie e il naso si compie un viaggio a ritroso fino all’epoca in cui gli uomini abitavano nelle grotte.
A cura di Michela Pasini e Patrizia Alunni
Per bambini da 4 a 8 anni
Sono richiesti prenotazione telefonica (tel. 0541 704415 / 704428; nei giorni del Festival tel. 0541 21482) e pagamento di una quota di partecipazione (€ 3,50)
Visita guidata alla mostra Dell’Africa e di noi. Un viaggio alla scoperta di Mami Wata e del vodu (7 maggio-11 settembre 2011), fra statuette-idoli che traggono dalla società dei consumi le loro caratteristiche esteriori, ma sono “animate” dalle passioni dei loro creatori: i giovani studenti della scuola secondaria di primo grado “Aurelio Bertola” di Rimini che si sono ispirati alla mostra dedicata a Mami Wata, dea dell’acqua, del benessere e del successo venerata in Togo e Benin, già realizzata al Museo degli Sguardi in collaborazione con il Centro Zaffiria. Il percorso si completa con la visita alle raccolte del museo relative al continente africano.
L’incontro ruota intorno a un argomento portato all’attenzione del grande pubblicoanche da recenti, clamorosi eventi (quale il crollo della domus dei Gladiatori a Pompei) e dal successo di pubblicazioni che hanno acceso i riflettori sulle condizioni in cui versa il nostro patrimonio culturale e paesaggistico, nonché sull’urgenza diintervenire per poterlo consegnare in eredità alle prossime generazioni.
Partecipano Stefano Baia Curioni (Università Bocconi, Milano), Franco La Cecla (antropologo e architetto), Luigi Malnati (Direttore Generale alle Antichità del MIBAC).
Coordina Valeria Cicala (Istituto Beni Culturali Regione Emilia-Romagna)
Dario Battaglia (Presidente Associazione Ars Dimicandi) e Luca Ventura (Associazione Ars Dimicandi), autori del volume De rebus gladiatoriis. Dal gymnasion al ludus attraverso i sepolcri (Associazione Ars Dimicandi 2010) attingendo alle fonti storiche e all’archeologia sperimentale, illustrano la storia della gladiatura, le categorie che distinguevano gli eroi dell’arena, armi e armamenti. Ma anche il significato dei gesti e i rituali degli spettacoli. Ad aggiungere fascino e interesse al racconto sono alcuni gladiatori in carne e ossa, testimoni di lunghi anni di ricerca e sperimentazione su quello che fu lo spettacolo più caro al mondo romano. Uno spettacolo cui oggi guardiamo con curiosità e senso critico.
A cura dell’Associazione Ars dimicandi (Ricerca scientifica e archeologia sperimentale, divulgazione culturale, diffusione sportiva - Bergamo)
di Paul e Gaëtan Brizzi (Francia 1984, 80’)
Primo lungometraggio d’animazione dei gemelli Paul e Gaëtan Brizzi e terzo dedicato ai personaggi inventati nel 1959 da René Goscinny e Albert Uderzo. Obelix s’innamora di una ragazza appena giunta in Gallia, ma il suo cuore si spezza all’arrivo del fidanzato della giovane. Quando i due amanti vengono rapiti dai Romani, Asterix e Obelix decidono di andarli a liberare. Il loro sarà un viaggio avventuroso che coinvolgerà gladiatori, schiavi, burocrati e alla fine incontreranno anche lo stesso Imperatore, Giulio Cesare.
La visita guidata entra nelle stanze delle antiche abitazioni della Rimini romana per rievocare l’atmosfera degli ambienti, i colori, i personaggi, la vita quotidiana. A iniziare dalla Domus del chirurgo celebre per aver restituito un eccezionale corredo medico-farmaceutico.
A cura di Marina Della Pasqua
Sono richiesti prenotazione telefonica (tel. 0541 704415 / 704428; nei giorni del Festival tel. 0541 21482) e pagamento di una quota di partecipazione (€ 4,00)
Storie, curiosità e leggende nella visita in barca a remi tra le arcate del ponte bimillenario.
A cura dell’Associazione Marinando (Attività marinaresche, didattiche e culturali – Rimini)
Posti disponibili: 11 suddivisi in 4 piccole imbarcazioni a remi. Su ogni imbarcazione dovrà remare una persona adulta.
È richiesta prenotazione telefonica (tel. 0541 704415 / 704428; nei giorni del Festival tel. 0541 21482)
Offerta libera
La coscienza del passato che spesso abbandona in fretta il dominio della verbalizzazione, rimane inscritta nell'architettura come nei corpi delle persone, in un processo che travalica le generazioni e ci rimanda all'esperienza estetica del simbolo. Il corpo poetico del danzatore e la coreografia si uniscono idealmente ai monumenti simbolo per creare un omaggio ispirato alla Rimini antica.
Performance a cura di Arabesque Dance Center
Direzione artistica Marco Baldazzi