Visita guidata alla scoperta dei "tesori" della Sezione Archeologica del Museo.
È richiesta prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482)
Noto anche come memory per basarsi su osservazione e memoria, il gioco consiste nello scoprire le carte per formare coppie di soggetti: in questo caso protagonisti sono i tesori della domusdel Chirurgo che ogni ragazzo va a "riscoprire" dopo averli osservati nella visita guidata che precede l'esperienza ludica.
A cura di Marina Della Pasqua
Per ragazzi da 4 a 8 anni
Sono richiesti prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482) e pagamento di una quota di partecipazione (3,00 €)
Come piccoli architetti e urbanisti, i ragazzi si cimenteranno sulla pianta dell’antica Ariminumin un percorso di gioco le cui tappe sono i monumenti più significativi e le domus che hanno restituito splendidi mosaici.
A cura di Marzia Ceccaglia
Per ragazzi da 7 a 12 anni
Sono richiesti prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482) e pagamento di una quota di partecipazione (3,00 €)
La tavola rotonda si occupa della storica via Emilia, presentando i siti archeologici e i luoghi eno-gastronomici che si trovano a “spina di pesce” lungo l'asse viario.
A cura di Alfredo Monterumisi
Interventi diGiovanni Brizzi, Giovannella Fugazza, Elisa Maghenzani, Patrizia Poggi
La leggenda di Romaa cura di Andrea Carandini, II, Fondazione Valla, 2010
In questo volume - secondo dell'opera della Fondazione Valla sulle origini di Roma - la vicenda è quella del primo accrescimento della città. Racconta Livio che, poco dopo la fondazione, Roma era già così forte da eguagliare ogni popolazione confinante, ma "per la scarsità di donne la grandezza sarebbe durata solo una generazione". Allora Romolo architettò un inganno straordinario: predispose dei giochi grandiosi in onore di Nettuno Equestre, ordinando che se ne desse notizia fra i vicini. Fra di essi, con figli e mogli, i Sabini. Un tumulto sollevato ad arte durante lo spettacolo offrì il destro ai Romani di precipitarsi a rapire le donne degli ospiti. Mariti e parenti umiliati si radunarono sotto Tito Tazio per rispondere a Roma con le armi. È la prima delle guerre romane del successivo millennio. Ma è anche l'occasione per stabilire una pace su basi nuove, con una lungimirante politica di assimilazione. Il volume presenta tutta la documentazione storico-mitica di questi primordi e ne offre un'interpretazione originale: dal ratto delle donne alla prima espansione militare fino alla pace finale con la diarchia Romolo-Tito Tazio.
Letture a cura dell'Associazione Mala Testa
Visita guidata alla scoperta dei "tesori" della Sezione Archeologica del Museo.
È richiesta prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482)
Nel villaggio neolitico parte del tempo era dedicata alla lavorazione della ceramica. Utilizzando pani di argilla, nel laboratorio i ragazzi possono simulare forme di vasellame prodotte sia a mano libera, sia con la tecnica a “colombino” o a “lucignolo”.
A cura di Francesca Minak
Per ragazzi da 8 a 11 anni
Sono richiesti prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482) e pagamento di una quota di partecipazione (3,00 €)
Il laboratorio si propone di far conoscere alcuni dei primi ornamenti che l’uomo ha creato per sé. I bambini si trasformano in piccoli artigiani e, come i nostri antenati, realizzano alcuni semplici gioielli.
A cura di Erika Franca Tonni
Per ragazzi da 8 a 11 anni
Sono richiesti prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482) e pagamento di una quota di partecipazione (3,00 €)
Partendo dall’osservazione della ricostruzione di un telaio preistorico, si inviteranno i ragazzi a cimentarsi nella filatura prima e poi, con un piccolo telaio, nella tessitura delle principali fibre tessili utilizzate nel neolitico: ortica, canapa e lino.
A cura di Elisa Brighi e Evelina Garoni
Per ragazzi da 8 a 11 anni
Sono richiesti prenotazione telefonica (tel. 0541 704421-26; nei giorni del Festival tel. 0541 21482) e pagamento di una quota di partecipazione (3,00 €)
Cultura greca e tradizione locale nella tomba di un mystes tripolitano dell'età di Claudio
Nel 1958-59 veniva scoperta a Zanzur, un sobborgo di ville ad Occidente dell'antica Oea, una camera funeraria della prima metà del I sec. d.C. di eccezionale interesse. Si tratta di una tipica tomba punica, piccola, giacché conteneva solo due incinerati e due inumati, ma completamente ricoperta da affreschi aventi come tema dominante un ciclo continuo che mostra come il suo proprietario fosse un punico impregnato di ellenismo e seguace di una religione misterica di salvezza che, confidava, lo avrebbe restituito alla luce, alla vita eterna. Rara e preziosa testimonianza della Mischkultur propria della classe dirigente della Tripolitania della prima età imperiale.
Introduce Mario Luni